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venerdì 9 agosto 2013

Da sempre, Agosto all'ippodromo...

Oggi vi voglio raccontare di un posto speciale: voglio parlarvi dell'Ippodromo di Ferrara, soffermandomi solo ed esclusivamente su ciò che rappresenta per me e senza parlare di crisi, tagli e dismissioni varie. 

Ogni anno, tutti i Giovedì del mese di Agosto, l'ippodromo ospita le riunioni di trotto, un appuntamento che ai miei occhi assume un aspetto significativo a livello umano facendomi rivivere tanti bellissimi ricordi.

All'ippodromo devo, per esempio, i primi avvicinamenti al mondo del cavallo: essendo il mio prozìo (il fratello di mio nonno) ancora oggi il maniscalco di servizio, ogni Giovedì pomeriggio di Agosto, accompagnato da quel nonno che tanto mi ha insegnato nella vita, ero a vedere le corse. Il contesto era a dir poco familiare: entrambi, nonno e prozìo, prima della Seconda Guerra Mondiale cominciarono a ferrare insieme i cavalli facendo da "garzoni" nella bottega di un maniscalco, mantenendo poi negli anni un vivo sentimento fraterno che portava anche a passare insieme questi Giovedì pomeriggio.

E come dimenticare il senso di privilegio che io, nient'altro che un ragazzino, provavo nell'assistere al "backstage"? Potevo visitare le scuderie, toccare i cavalli e vedere da vicino il prima ed il dopo delle corse, dettagli che i comuni spettatori non potevano vedere dalle tribune e che adoravo!

Sorrido inoltre ripensando a quella bicicletta nera, in perfetto stile ferrarese, trovata abbandonata una sera di fianco ad un box, che mi ha accompagnato a scuola per tutti e cinque gli anni delle superiori.

Ricordo i viaggi di ritorno a casa, seduto sopra ad un secchio nella parte posteriore (rigorosamente scoperta) del camion, con l'aria fresca delle ultime sere di Agosto che cominciava a segnalare la fine dell'estate e l'ormai imminente inizio della scuola.

Ricordo le chiacchiere, i pronostici, le "soffiate" e le bugie tipiche di ogni ippodromo, i cavalli dati per sicuri vincenti, le gioie o le delusioni degli scommettitori, le risate e i battibecchi tra driver.

Ma soprattutto, ricordo i sorrisi e la spensieratezza di quei momenti così semplici e genuini. 

Ecco, ogni volta (nonostante il passare degli anni) provo con piacere le stesse emozioni e, con questo post, voglio rendere omaggio ad un posto speciale e ad un nonno speciale. Così, semplicemente.

P.s. Parlando di cavalli, quest'anno il livello si è sensibilmente alzato. I tempi sono migliori e, nel primo Giovedì di corse, è stato battuto il record della pista.

Ed ora eccovi alcune foto..come vedete, torno sempre dal mio prozìo maniscalco e mantengo la mia passione per il "dietro le quinte".

Un saluto.









I numeri di corsa







Ottava corsa: i cavalli affrontano il secondo giro.
L'attrezzatura del maniscalco ed il corpetto di un amico driver.







Rosa Dell'Est, femmina di tre anni arrivata terza nella prima corsa.






Pronti a scendere in pista...

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